
Quand’è che la parola oMOfobia verrà cambiata con AMO.
Su 49 nazioni scrutinate, in quanto a omofobia e transfobia, l’Italia quest’anno si è posizionata 34°, ex aequo con l’Ucraina. Risultati simili emergono dal Society at a Glance 2019 – A spotlight on Lgbt people di Ocse, che evidenzia in Italia un livello di accettazione dell’omosessualità più basso della media europea – in classifica compare dopo l’Ungheria – e un ancora più scarsa accettazione delle persone transgender. Tutte le analisi di dati citate offrono almeno un contraltare positivo: le nuove generazioni sono più rispettose e meno discriminanti. Però l’emergenza è evidente ed è necessario agire in tempo per contrastare la tendenza, come ha dichiarato anche il direttore esecutivo dell’ILGA Evelyne Paradis. [continua la lettura]