L’obiettivo di Scuola di Boudoir è quello di:
– formare attraverso i corsi;
– migliorare l’immagine della donna senza discriminazione alcuna, attraverso le campagne di sensibilizzazione;
– ispirare con contenuti che ruotano intorno alla femminilità, alla sensualità, all’erotismo, alla sessualità attraverso articoli riguardanti hotel testati per i servizi fotografici, libri, film, mercatini, interviste ai fotografi nazionali e internazionali, creando un vero e proprio ponte tra l’Italia e gli altri paesi e le dirette social per sfatare certe convinzioni stantie e rispondere alle domande di chi si approccia a questo delicato settore.
I corsi di Scuola di Boudoir si rivolgono ai professionisti o aspiranti modelle che vogliono approfondire un settore in forte crescita come quello del Boudoir, a chi desidera riposizionarsi sul mercato del lavoro, o semplicemente a chi ha la passione per la fotografia.
Lo scopo della Scuola è anche quello di insegnare ai fotografi/e l’approccio più efficace per entrare in connessione col soggetto creando delle fotografie uniche, che parlano di autenticità e di Donna.
Scuola di Boudoir non si occupa però solo di formazione in quanto organizza periodicamente eventi, iniziative a Milano e a Parigi, campagne sociali, pubblicitarie, cinematografiche e offre dei percorsi di crescita e benessere personale dove la fotografia ha un valore spiccatamente terapeutico con il percorso individuale Ritratto terapia e il corso di gruppo Libera la tua femminilità, testati e suggeriti da 4 psicologhe.
La 1° Scuola di Boudoir a Milano e Parigi.
École de Boudoir et Érotisme
Scuola di Boudoir, la première école italianne dans ce secteur.
La façon de concevoir la photographie de boudoir a une forte valeur psychologique et thérapeutique. Le sujet, homme ou femme tire de l’experience d’etre representé et de se voir ensuite en photo, une plus grande connaissance de lui-meme, de son identité personelle a pour consequence une meilleure acceptaton de son corps et de sa sensualité, libéreée des blocages, des prejuges internes et externes.
L’objectif de l’école est également d’einsegner aux photogrphes l’approche la plus efficace pour entrer en contact avec le sujet, en creant des photographies uniques qui parlent d’autenticité et de femme.
La photographie boudoir est recommandée dans le milieu médical pour soutenir une thérapie psychologique: ces dernières années, plusieurs psychologues ont recommandé cette méthode a leur patients après l’avoir testée eux mêmes. Un soutien pour les femmes atteintes d’un cancer et pour les personnes souffrant de troubles alimentaires avec une perception altérée de leur propre corps.
Nel 2016 il Boudoir diventa per la 1° volta nel MONDO per tutte le donne, grazie ai progetti Boudoir Disability e Gender Fluid di Micaela Zuliani
★ 14 anni di successi ★
Micaela Zuliani dal 2010 in Italia è il punto di riferimento più autorevole nel settore:
- ha diffuso il Boudoir quando ancora non esisteva e non era riconosciuto come settore specifico;
- ha cambiato radicalmente il significato di Boudoir sia in Italia che all’estero prima con il progetto Boudoir Disability, rendendo questa fotografia accessibile a ogni donna, con Boudoir Terapia, (supporto alla medicina tradizionale per aiutare le donne malate di cancro, collaborazione con LILT) e successivamente con Boudoir Transgender (collaborazione con BeautyBoiz, organizzazione no profit);
- é stata la prima in Italia a scrivere un libro didattico dedicato a questo genere fotografico.
- Il suo “Fotografia Boudoir” è secondo a livello internazionale dopo quello della fotografa americana, Christa Meola “Fotografia boudoir. Scatti di seduzione”
Fondatrice della scuola, fotografa ogni tipologia di donna, anche senza esperienza di posa, con disabilità anche gravi quali SMA (atrofia muscolare spinale), protesi e senza il ritocco estetico di photoshop, rivolgendo la sua attenzione soprattutto alle donne dai 20 ai 70 anni e dimostrando che ogni persona può essere sexy e bella se messa nella condizione di esserlo.
Le sue fotografie sono state pubblicate sui più importanti media nazionali (Corriere della Sera, Repubblica, Il fatto quotidiano, Vanity Fair) e internazionali (Adevarul, Boudoir International magazine), mostrate in servizi televisivi su Rai2, Rai3, La7 e in occasione dell’evento “Il tempo delle donne”. presso la Triennale di Milano.
Nel 2016 vince il premio al Web Marketing Festival per Boudoir Disability.
Nel 2018 il progetto “Les Femmes-les maison closes a Paris“ è presentato al London TV Pitchbox
per la serie TV internazionale “Butterflies”.
Nel 2019 vince il premio al concorso internazionale AIBP (Assoc. Internazionale Fotografi Boudoir).
Nel 2019 fonda la prima Scuola di Boudoir in Italia rivolta ai fotografi e alle aspiranti modelle (senza discriminazione di peso, altezza, età).
Nel 2020 intervista Marissa Boucher di The Boudoior Divas, la 1° fotografa che a livello mondiale a partire dal 1999 ha fatto conoscere questo genere fotografico.
A partire dal 2021 ha implementato la sua attività anche a Parigi.
Nel 2022 realizza il progetto Boudoir Transgender America-Italia con Boudoir Gender Fluid.
Nel 2023 fotografie esposte alla mostra di ANI International e Paris ANI a Parigi e al Rome Art Week a Roma.
Attivista: si batte quotidianamente per migliorare l’immagine della donna sia con campagne di sensibilizzazione, sia attraverso una fotografia autentica, rifiutando l’utilizzo di filtri e ritocchi estetici con photoshop.
Ambito terapeutico/medico: i suoi servizi fotografici boudoir sono stati testati in prima persona da diverse psicologhe che hanno riscontrato l’efficacia dell’esperienza, riscontrando un miglioramento significativo dell’autostima, della consapevolezza e della ricerca di sé, consigliandolo anche ad alcune loro pazienti.
Perché scegliere Micaela Zuliani ?
Per diversi motivi :
1) empatia: conosce il tuo stato d’animo presente, ma conosce la potenzialità del tuo stato d’animo futuro, perché lo stesso viaggio lo ha fatto lei stessa prima di te.
Per 13 anni ha sofferto di disturbi alimentari, sa cosa si prova ad essere bloccati, a non piacersi, a non avere una buona autostima, tuttavia ha usato la fotografia e poi il Boudoir per conoscersi, migliorare il rapporto con il proprio corpo, con la propria femminilità. La sua è prima una missione e poi una professione: far stare bene le donne.
2) autorevolezza: è una ritrattista specializzata nel Boudoir dal 2010, significa, che fin da subito quando ancora non si parlava di questo settore, lei ci ha creduto e con uno sguardo visionario ci ha visto una forte potenzialità. Ti sfidiamo a fare una ricerca approfondita in internet, scoprirai che in Italia non c’è un fotografo specializzato come lei in questo settore, troverai fotografi che si occupano di matrimoni, maternity, newborn, ritratto in genere, e poi magari inseriscono la voce Boudoir nella lista servizi. Ma occuparsi di un solo settore 365 giorni l’anno per 12 anni significa diventare esperto, autorevole in quella nicchia, avere competenze specifiche sia nella realizzazione di servizi fotografici sia nella formazione, facendo risparmiare alle persone nel caso dei corsi professionali tempo ed energie mentali per acquisire il giusto sapere.
3) inclusività: ha fotografato ogni tipologia di donna, anche malate di cancro, con disabilità importanti, con disturbi alimentari, transgender.
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Imparerai velocemente a fotografare qualsiasi donna,
con il nostro metodo divertente e innovativo; a realizzare fotografie sensuali, vere, con una narrazione cinematografica.
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LO STUDIO
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LA FOTOGRAFIA AL SERVIZIO DELL’INCONSCIO
Fotografia e bellezza con una forte valenza psicologica.
Il nostro modo di concepire la fotografia Boudoir è sì fotografico, ma con una forte valenza psicologica e terapeutica, dove il soggetto trae dall’esperienza di essere ritratto e di vedersi successivamente in foto, una maggiore conoscenza di sé, della propria identità personale, con una conseguente migliore accettazione del proprio corpo e della propria sensualità, liberata da blocchi, pregiudizi interni ed esterni.
Consigliata in ambito medico a supporto di una terapia psicologica: in questi anni 4 psicologhe hanno consigliato questo metodo alle loro pazienti, dopo averlo testato di persona. Un supporto alle donne malate di cancro (per tre anni di seguito abbiamo collaborato con la LILT di Bologna) e ai soggetti con disturbi alimentari, con alterata una percezione alterata del proprio corpo.
STAFF
Lo staff è tutto al femminile.