Quando un corsista viene al corso ha questi problemi: 1) conoscere il soggetto 2) creare una connessione col soggetto 3) non avere la minima idea di che cavolo di foto fare senza farsi sgamare dalla modella 😥😰🤭 con conseguente ansia da prestazione, imbarazzo, sudore, in più ci sono io (insegnante) che sto lì a guardarlo e la modella che lo osserva e aspetta le sue direttive (che puntualmente non arrivano) mettendo in imbarazzo anche chi posa e creare così la CLASSICA PARALISI FOTOGRAFICA🤟🏻😂❤️. (E non ho parlato di luci, impostazioni tecniche da sistemare. 😉🤭)
La NARRAZIONE risolve tutti questi problemi e vi permette di : – conoscere la persona – creare un clima disteso e partecipativo – nessuna ansia da prestazione perché lavorate INSIEME – ognuno si sente coinvolto in prima persona per un progetto comune – ci si diverte – e si vivono in prima persona le foto perché creando una storia, entrambi la VISUALIZZATE nella MENTE ! 😉
Bernardo e Serena visto l’arredamento della Scuola di Boudoir hanno scelto questa storia: Chanel (nome della protagonista) entra in un bordello a Parigi, vuole cambiare vita e quella stessa sera ha il suo primo cliente.
🎬 scena prima da fotografare: Chanel e’ da sola nella sua stanza e si prepara ma dentro di se’ ha un tumulto di emozioni e un vero e proprio conflitto. Questo per ottenere delle fotografie intime, sentite. Lei allo specchio.
Campagna sociale contro le discriminazioni. Un’idea di Micaela Zuliani di Scuola di Boudoir. Si ringrazia Orea Malia Milano: salone, trucco, capelli. Pepper&Love per le scarpe e la lingerie. Sul canale di youtube di Scuola di Boudoir trovate tutte le interviste delle persone che hanno partecipato al progetto: Mauro, Mariangela, Leonida, Sara, Francesca, Ugo.
Il 26 settembre Scuola di Boudoir ha organizzato un evento unico in Italia, mai ideato, con un doppio esperimento sociale : si riesce a fotografare una donna, entrare in sintonia e rappresentarla avendo a disposizione solo 3 minuti ? La risposta è sì ! Guarda il video e l’evento qui
Ma era prevista una seconda fase molto interessante: da casa guardando una fotografia, si riesce ad intuire se l’autore dello scatto è un uomo o una donna ? Cambia lo sguardo tra un fotografo e una fotografa nel rappresentare la donna ? Scuola di Boudoir ha pubblicato sul suo canale social nel mese di ottobre le fotografie di ogni modella, scrivendo solo il numero e chiedendo alle persone da casa di scrivere nei commenti se lo scatto fosse fatto da un uomo o da una donna. Ecco cosa è venuto fuori. L’ordine del turno di chi ha scattato era mescolato.
PAOLA
foto 01 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Cristal foto 02 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è un uomo, Fabrizio Martelli foto 03 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Valentina Politi foto 04 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Denis foto 05 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Alessandro Volpi foto 06 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Paola Torti.
STEFANIA
foto 01 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è un uomo, Denis foto 02 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Fabrizio Martelli foto 03 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Cristal foto 04 : la maggioranza ha scritto donna chi ha scattato è una donna, Paola Torti foto 05 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è un uomo, Alessandro Volpi foto 06 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è una donna, Valentina Politi.
CLAUDIA
foto 01 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Paola Torti foto 02 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Fabrizio Martelli foto 03 : la maggioranza ha scritto entrambi chi ha scattato è una donna, Valentina Politi foto 04 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Denis foto 05 : la maggioranza ha scritto entrambi, chi ha scattato è un uomo, Alessandro Volpi foto 06 : la maggioranza ha scritto entrambi, chi ha scattato è una donna, Cristal.
FEDERICA
foto 01 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Valentina Politi foto 02 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è una donna, Cristal foto 03 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è un uomo, Alessandro Volpi foto 04 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è un uomo, Denis foto 05 : la maggioranza ha scritto entrambi, chi ha scattato è un uomo, Fabrizio Martelli foto 06 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Paola Torti.
4 DONNE
foto 01 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Denis foto 02 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Valentina Politi foto 03 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Alessandro Volpi foto 04 : la maggioranza ha scritto uomo, chi ha scattato è un uomo, Fabrizio Martelli foto 05 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Cristal foto 06 : la maggioranza ha scritto donna, chi ha scattato è una donna, Paola Torti.
Il titolo e’ ovviamente provocatorio, perché per me una fotografia non può essere “vincente” in modo oggettivo, dato che il riscontro pubblico risente di tanti fattori e sono molto scettica sui concorsi e mostre, per questo la mia partecipazione e’ stata eccezionale. Appurato questo, sono comunque contenta di essere stata la vincitrice. Ma una fotografia più che vincente, deve essere efficace, scuotere, trattenere dalle cose che stavi facendo in quel momento, in una parola SEDURTI (portare a sé l’attenzione del pubblico) e per farlo, devi comunicare chiaramente, senza 300 mila orpelli chi sei, cosa ti emoziona nella vita come autore della foto, quali sono i tuoi valori, le tue paure, le tue speranze, il tuo lato oscuro, e mostrarlo in modo onesto, sincero, autentico. La fotografia per me si basa sulla capacità di sintesi, mettendo totalmente se stessi. Difficile forse, ma non impossibile: bisogna conoscersi, sapere che persone siamo, cosa ci piace, cosa ci disturba. Vivendo, leggendo, guardando film, faceno esperienza, mettendosi in gioco nella vita, si arriva ad avere una buona consapevolezza di se stessi.
Campagna pubblicitaria realizzata da Micaela Zuliani per Scuola di Boudoir.
La splendida lingerie e' fornita da Pepper & Love @pepperandloveit modella Boudoir della scuola e' Francesca Angelo @f.angelo1974
Si e' scelto una post produzione molto carica, qui si possono vedere le 3 le versioni di stile post.
www.pepperandlove.it
*** SELF BOUDOIR COACHING *** un percorso sull’autostima fisica personalizzato con il mio supporto e quello di Scuola di Boudoir. 😍 Ragazzi sono troppo contenta! Da sempre mi chiamano caterpillar perché vado avanti come un treno, fa parte della mia natura se credo in un sogno, capisco che per alcuni risulto eccessiva, ma l’amore per ciò che faccio e’ troppo e sebbene cerco di contenermi a volte sbrago 😁. Il lungo periodo di lockdown mi ha permesso di fermarmi, riflettere su dove volevo andare e mettere a fuoco il mio futuro lavorativo. Il risultato e’ potente, rivitallizzato e pronto ad esplodere con nuove idee, progetti per il 2021, tutto centrato sul Boudoir, l’autostima, la formazione e nuovi eventi. Parte ufficialmente anche il nuovo progetto, SELF BOUDOIR COACHING sull’autostima fisica utilizzando lo strumento dei SELF BOUDOIR pubblicati e che realizzerete voi stesse con il mio sostegno e aiuto concreto personalizzato. Il vostro riscontro, amore e’ contagioso e premiante per me, e stiamo crescendo insieme! ❤️
Attraverso il suo obiettivo, Micaela Zuliani aiuta le donne ad amare il proprio corpo e rinforzare l’autostima. La fotografa, originaria di Verona, ha fondato la “Scuola di Boudoir” con uno staff tutto al femminile e tiene corsi di formazione professionale per fotografi e modelle in tutta Italia. Insegna a posare e a ritrarre il soggetto nella maniera meno stereotipata possibile. Da una decina di anni fotografa donne di ogni tipo e di ogni età: dalle curvy, alle donne con disabilità e alle over 60. Lo scopo è quello di abbattere le discriminazioni e di imparare a piacersi nonostante imperfezioni e cicatrici.
(a cura di Eleonora Giovinazzo)
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